martedì 15 settembre 2015

Hoka Hey!

(Urlo di battaglia Sioux che si può tradurre come "E' un buon giorno per morire")

Un altro post dedicato alla mera vanità del blogger; tra un'immagine e l'altra sono trascorsi 24 anni


che a 24 anni di età può sembrarti una vita; ma non è così;
per via della posa nell'una e nell'altra foto qui non è possibile apprezzare la più ovvia differenza fisica -capelli a parte- che è una cosa recente, degli ultimi anni, ovvero lo sviluppo dei muscoli pettorali che erano più o meno inesistenti, e che adesso esistono, e conducono una vita modesta proprio qui sul mio petto. 


questa foto è candidata al premio peggior posa fotografica 2015, 
ma la massa è ben visibile, evidenziata nel cerchio rosso :-)

Devo anche dire che il 2015 è stato un anno di grande, estrema pigrizia anche rispetto al 2014, e proprio quegli esercizi alla sbarra con cui ho allevati i miei pettorali in poche settimane sono stati più rari degli scandali dei preti pedofili; ma tutto sommato non mi lamento...
L'unico cambiamento sostanziale probabilmente è il peso, perché credo di aver perso qualche chilo da che sono diventato "vegano", cioè dal 2011 a oggi...
Il cambiamento importante però, cioè il vero cambiamento, è quello interiore, e non soltanto a livello organico; anzi un simile cambiamento -quello da onnivoro a vegetariano, a vegano- è quello che ti può permettere di comprendere come la materia organica sia soltanto una espressione del tuo essere, questa forma effimera pronta a trasformarsi in resti mortali da un momento all'altro; questo fragile vaso, o vascello;


Oggi mi sono rifiutato di trasportare una stufa sù per sei piani di scale, memore di un incidente dell'anno scorso con un divano da 200 Kg., nella medesima situazione; ma ancora, come ho detto all'amico, quello che ho evitato oggi e che ho subìto ieri, è un genere di sforzo che a vent'anni di età (cioè almeno 14 anni prima della prima foto) non avrei nemmeno pensato di fare; anche solo il pensarlo avrebbe potuto farmi svenire; la mia "salute", cioè a dirsi il mio stato fisico non ha fatto altro che migliorare da allora, e migliora continuamente, a dispetto del mio malessere esistenziale, in un mondo di consumisti onnivori la cui fame mostruosa si estende ad ogni risorsa naturale possibile; sembrerebbe un'osservazione retorica, indegna anche del mio blog, ma la vera malattia, e quindi il Male di questa società si può ridurre ai minimi termini del materialismo come approccio a questa folle esperienza vissuta Qui e Ora; e niente di più particolare, per cui si potrebbe elogiare o accusare l'uno o l'altro sistema religioso riguardo questo abominio globale; solo e soltanto il materialismo, opposto alla spiritualità, che in genere ha ben poco da spartire con la religione, e con la "nostra" religione in particolare; o dovrei dire la nostra "religione"?

Ieri ho scoperto ad es. che l'antica Verità riguardante il "plane T", o l' "Amenta", questo strano mondo che io descrivo solitamente come quello "in fondo ai cieli", ma che è comunemente detto "Terra", non sparì da un momento all'altro nel nulla, in un'epoca indefinita tra il medioevo e Fast&Furious (1), ma anzi era viva e presente nella cultura popolare Occidentale ancora alla fine dell'800, come dimostra questo PLANIsfero stampato a Buffalo (N.Y.) nel 1892:

URL originale:
http://i1.wp.com/www.themoderngnostic.com/wp-content/uploads/2015/08/06_01_008377.jpg

il quale è una versione invero assai ridotta della cosmografia tradizionale Vedica, di cui abbiamo una efficace sinossi e una figurazione tri/quadrimensionale (computerizzata, non astrale) nei primi quattro minuti di questo documentario:


in cui questo "piano dimensionale" estremamente basso in cui gravitiamo Qui e Ora si rivela direttamente connesso all'alto e all'Altissimo dei Cieli, in un sistema di loka e tala di cui abbiamo già letto poco fa, nell'ambito teosofico/occultistico di DePurucker; alla fine, di fronte a questo tipo di "rivelazioni", non occorre una grande fantasia per capire come mai le dottrine orientali, esoteriche ed esotiche in generale, siano tanto mal viste dai paradossali "tradizionalisti moderni", ovvero i cristiani; per noi la "rivoluzione copernicana" è una celebrazione della vittoria della ragione sul dogma e della verità sulla menzogna, quando di fatto 
è l'esatto opposto

E infine la mappa "apocalittica" di Buffalo, in tutta la sua straordinarietà, è il riflesso di una condizione pur sempre miserabile in cui versa da principio questa società, è per così dire soltanto "una fetta" bidimensionale di verità, per quanto variopinta, di cui soltanto alle radici della immensa sapienza Vedica possiamo ottenere una visione completa, in un contesto ben più esteso di quello cartografico, o geografico, geologico o finanche cosmo-logico; non sono "rivelazioni" che riguardano soltanto la FORMA di questo mondo, ma inevitabilmente riguardano la sua struttura, la sua stessa essenza, quella forma di realtà cosmica che corrisponde alla favolosa "Verità" delle scritture, e non c'è alcun verso di far coincidere questo con tutto quello che i preti di Babilonia vorrebbero farci credere. Per il semplice motivo che i preti, i "vicari di dio", riescono benissimo in quest'opera da Sempre, mentre noi comuni mortali viviamo sempre e soltanto Qui, e Ora.

E' un altro buon giorno per morire, in fondo ai cieli. 
O per fare qualunque altra cosa.

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