venerdì 27 novembre 2015

Buchi nel cielo

Il ritaglio del giorno è questo:

"Traditionally, Inuit communities have named relatively few bright stars and constellations. They saw the majority  generally as spirits or "holes in the sky".

(Ancient Astronomy: An Encyclopedia of Cosmologies and Myth  By Clive L. N. Ruggles - p.194)

"Tradizionalmente, le comunità Inuit hanno nominate relativamente poche costellazioni e stelle brillanti. Essi le considerano in maggioranza come spiriti o "buchi nel cielo".


"The Inuit believed the Earth was a large and flat disk. This disk was necessary to keep water from spilling off, according to legend, It also enabled the chase of the Sun and Moon to occur overhead.
However, additional layers were believed to exist both above and below the Earth, within the sky were realms for those who have died, and in some accounts different types of deaths would result in different locations in the sky. In one account, most people when they died went on a location near the Moon, but victims of drowning went to the underworld, and others who died would rest between the Earth and Moon.
The sky in Inuit cosmology was known as "Qilak" and is a round canopy made of hard materials."

(The Power of Stars: How Celestial Observations Have Shaped Civilization By Bryan E. Penprase p.130)

"Gli Inuit credevano che la Terra fosse un largo disco piatto. Il disco era necessario per impedire all'acqua di tracimare, secondo una leggenda, e inoltre permetteva l'inseguirsi di Sole e Luna al di sopra.

Inoltre, si credeva che altri strati esistessero al di sopra e al di sotto della Terra, all' interno del cielo c'erano regni per chi era morto, e in alcuni racconti diversi tipi di morte risultavano in diverse collocazioni nel cielo. In un racconto, la maggioranza della gente una volta morta era collocata vicino alla Luna, ma le vittime di annegamento andavano nel "mondo al di sotto", e altri morti riposavano tra la Terra e la Luna. 

Il cielo nella cosmologia Inuit è chiamato "Qilak", ed è una tenda rotonda composta di materiale duro."

Dunque la cosmologia Inuit è molto simile, almeno a grandi linee, a quella Vedica; qualcuno dice che questa figura del mondo è la più antica, e sicuramente la tradizione esoterica degli Inuit e le trascrizioni dei racconti orali dei Veda sono molto più antiche di qualunque "antichità" dell'uomo bianco... Trovare la conferma dei miei sospetti su Google Books è stato estremamente semplice e immediato; quello che mi chiedo è perché chi vive da sempre all'interno degli igloos dovrebbe immaginarsi il cielo come una "tenda"?

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