giovedì 18 giugno 2015

Il mattino ha l'orzo in bocca

Per oltre un decennio ho bevuto solo tè verde; all'inizio con zucchero, poi senza zucchero.
Da quando ho scoperto delle nuove carie ho scoperto che il tè verde, malgrado contenga principi attivi antibatterici e specificamente anticariogeni, e malgrado il suo sapore "neutro" è un potente acidificante; e che il succo di limone, al contrario, acidissimo al gusto, è un alcalinizzante del sangue una volta metabolizzato; il succo di limone è qualcosa che cambia letteralmente la vita di chi lo beve regolarmente, i suoi effetti sono sconcertanti, e tutti invariabilmente positivi; credevo di aver trovata la bevanda ideale, l'ho bevuta ogni giorno per mesi, e ancora adesso è la prima cosa che bevo al mattino
poi, qualche settimana fa, mi è venuto in mente l'orzo;

http://www.caffetteriaveliero.it/immagini/caffetteria/orzo-tostato.jpg

non lo consumo quasi mai in grani interi, come cibo, ma per qualche motivo ho cercato e trovato quello tostato e macinato, da usare in infusione come una sorta di caffè alla turca; ma senza caffè! :-)
L'orzo di per sè è ricco di fibre, vitamine (A, B1, B2, B6, B12, C, D, E, K) e una quantità di minerali tra cui ferro, potassio, magnesio, selenio e rame (! particolarmente utile per rafforzare i vasi sanguigni , le ossa e i legamenti) per cui svolge una attività rimineralizzante completa dell'organismo; è antiinfiammatorio, anticancerogeno, il suo infuso è ancora noto come "la tisana di Ippocrate", menzionata anche in questo articolo su Yogajournal.
Questa sera poi ho scoperto quest'altro articolo sul sito dello US National Library of Medicine - National Institutes of Health, a titolo
 che per inciso è il ceppo batterico che causa proprio la carie dentaria. 
L'introduzione della sinossi (gratuita) recita: "E' stato dimostrato che il caffè d'orzo interferisce con l'assorbimento dello Streptococcus mutans da parte dell'idrossiapatite." (corsivo mio) la quale per inciso è "il principale costituente minerale del tessuto osseo" (Id.)
Gli autori dell'articolo (accessibile qui sul Journal of Agricoltural and Food Chemistry alla modica cifra di 35.oo USD per ben 48 ore!) che menziona la forte proprietà anti-adesiva prodotta dal caffè d'orzo (o meglio, delle frazioni BC, BC LMM e quelle della melanoidina BC HMM, se la cosa può interessare) sul maledetto cariogeno, concludono scrivendo che la scoperta "rappresenta una base per lo studio del loro possibile uso come anticariogeni".

Ora, non ci aspettiamo che nella pagina della salute sui quotidiani venga stampato a titoli cubitali "usate il caffè d'orzo contro la carie", perché l'orzo non si può brevettare; probabilmente invece si possono acquistare i diritti d'uso dei suoi principi attivi, così come a suo tempo il governo statunitense si è assicurato il brevetto dei cannabinoidi, cioè estratti della canapa, una "sostanza" posta nella tabella A delle sostanze illecite perché priva di qualunque proprietà terapeutica; ma questa è un'altra, e più grande storia;
quindi non vedremo mai i giornali minacciare lo stato di salute della Unilever, produttrice del Pepsodent e del Mentadent, o della GlaxoSmithKline che produce l'Aquafresh, perché la salute di alcune persone è più importante di quella di tante altre; ma può essere comunque utile al mio fortunato lettore sapere che esistono tutti i presupposti perchè qualcuno sia interessato all'utilizzo dei principi attivi presenti nel caffè d'orzo (e non nell'orzo allo stato grezzo) per poterli sfruttare commercialmente come anticariogeni. 
A buon intenditore...

Quest'altro articolo degli stessi autori (et al.) sullo stesso, autorevole sito rincara la dose, si intitola 

E con questo si conclude la mia storiella di oggi, il mio post, che apparentemente riguarda una scoperta casuale; ma cosa NON è casuale, è un quesito valido come quello che riguarda ciò che invece lo è. 
O lo sembra.
E' possibile che un individuo possa avere una sorta di intuizione istintiva riguardo gli ingredienti curativi di questo vegetale piuttosto che dell'altro, per quanto poi si trovi a scegliere la sua medicina naturale sugli scaffali del supermercato, senza nemmeno aver mai vista una spiga d'orzo intera, con le radici nella terra?
Dobbiamo notare questo, che lo studio di cui sopra è incentrato sul CAFFE' d'orzo, e non sul grano, e questo curiosamente corrisponde proprio al prodotto che "mi è venuto in mente" come sostituto del succo di limone, come bevanda calda; non ho cercato e trovato e consumato l'orzo in grani, che a quanto pare è un nutriente-anti-nutriente come la maggioranza dei grani (la mia medicina è il tuo  veleno... e viceversa=) e non sembra avere particolari proprietà antibatteriche, ma proprio il "caffè", cioè il grano essiccato, tostato e macinato, da consumare come tisana... Come quella che bevo adesso.
Anche l'orzo contiene glutine, si sa... Non si può avere tutto.

Forse allora non è solo questione di 'gusti'; forse quello che ci troviamo a desiderare, e a scegliere tra tutti i cibi e le bevande in natura, è qualcosa che effettivamente ci occorre, e forse in qualche caso da questo deriva il nostro gradimento, per cui un sapore viene percepito come più o meno piacevole al nostro palato... 
Dal canto mio so per certo che fino a qualche anno fa consideravo l'avocado come l'unico frutto disgustoso, e proprio non lo potevo soffrire, mentre oggi mangerei soltanto avocado, ad ogni ora del giorno, e tutti i giorni. L'avocado è la Madre di Tutti i Frutti! Ma perché diavolo dovevo scrivere dell'avocado proprio adesso, quando in casa non ce n'è nemmeno uno?!?

Su Wikipedia English compare il lemma "Caffè d'orzo", in Italiano. Come "Espresso" e "Cappuccino", ma senza caffè!

Oggi ho offerta la merendina al mio amicio Joe, sotto la Grande Quercia; è sempre un momento incantevole, nella vita del cittadino; dopo i croccantini gli ho offerto anche uno dei crackers che avevo con me per gli amici canidi, e non si è fatto problemi a sbafarselo tutto.



certe cose fanno un effetto strano sui gatti... solo Dio sa cosa contengono veramente


e forse

1 commento:

  1. Avvelenare i gatti con simili porcherie è una crudeltà che soltanto il moderno consumatore medio può permettersi di commettere a cuor leggero; l'unica scusante è che si tratti di eventi occasionali rispetto alle abitudini di una alimentazione sana che solo il loro ospite umano fisso può assicurare loro; ma perlomeno bisognerebbe evitare CERTE marche...

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